Lo shiatsu e la normativa italiana

Lo shiatsu e la normativa italiana


Per la normativa italiana, lo shiatsu cosa non é?

Iniziamo col dire cosa lo shiatsu non é per la normativa italiana: non é una prestazione sanitaria, non si prefigge la cura di un sintomo di stretta pertinenza medica, né l'obiettivo di riabilitazione fisica o psichica, neppure il fine principale di risolvere degli inestetismi. L'operatore shiatsu non prescrive farmaci o diete e non fa diagnosi. I trattamenti shiatsu non sono terapeutici e, in linea con le direttive del MISE (il ministero dello sviluppo economico), il termine massaggio per descrivere la pratica dello shiatsu é fuorviante e riduttivo: da preferire é "trattamento". La professione dello shiatsu non richiede necessariamente l'acquisizione di un titolo e neppure l'appartenenza a qualche associazione, ente, registro o albo. Dunque...

Per la normativa italiana, cos'é lo shiatsu?

Lo shiatsu rientra tra le libere professioni di cui alla legge 4/2013, nello specifico l'operatore shiatsu é riconosciuto come operatore del benessere e nelle Discipline Bio-Naturali (DBN) tra cui rientrano anche lo yoga, la naturopatia, la riflessologia, etc.

L'esercizio delle Discipline Bio-Naturali è libero e fondato sull'autonomia, sulle competenze e sull'indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei princìpi di buona fede, dell'affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell'ampliamento e della specializzazione dell'offerta dei servizi, della responsabilità del professionista. (Legge 4/2013).


In quanto discipline Bio-Naturale, lo shiatsu mira a stimolare le risorse dell'individuo, il ripristino funzionale e il riequlibrio energetico mediante tecniche riconosciute come efficaci e valide nel contesto geografico e culturale in cui é venuto a costituirsi.

L'Operatore Shiatsu Professionista ha anche il delicato e fondamentale compito di educare il ricevente a una consapevolezza di sé e al riconoscimento delle conseguenze dei propri comportamenti. Dunque l'operatore shiatsu cerca di condurre a un processo di responsabilizzazione tramite il quale il ricevente impara a riconoscere quali sono le strategie e i comportamenti migliori per tutelare il proprio benessere.

Quindi seppur sul piano giuridico per svolgere questa professione non sia necessario un titolo abilitante, sul piano deontologico é fondamentale. Inoltre, per quanto lo shiatsu non sia una prestazione sanitaria, agisce con una propria riconosciuta efficacia e si puó affiancare alle cure mediche in modo proficuo, come attesta, ad esempio, la pratica dello shiatsu negli ospedali che via via si diffonde.


Si consiglia caldamente di evitare gli operatori che non hanno concluso un ciclo di studi adeguato.